venerdì 31 maggio 2013

Tu che

all'improvviso, chiacchierando con gli amici sul marciapiede,  ti alzi la maglietta per far vedere gli addominali
 
 
 
 
vuoi far prendere un colpo a chi sta passando?
 
Con quel filino di pelo per giunta!

martedì 28 maggio 2013

Davide & Lucia

Da una lettera a Repubblica, una risposta o due e una parvenza di apertura.
Con qualche diverso punto d'osservazione (*) (**) (***) (¶) (¶¶) e una replica formato intervista dell'interessato.
Ferrara ci mette del suo.
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Sul Corriere abbiamo anche Lucia.



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Sarà il solito blabla dei politici o seguiranno "audaci" atti concreti? Oppure ricorreranno a proposte (*) (**) (***) (****) discriminatorie per far credere di aver "concesso" quel che si doveva (vedi DICO)? (^)

Sarà il solito blabla mediatico che si esaurisce per emergere di altre notizie più ghiotte?

Leggendo il tono di molti commenti (come sempre quando si parla di omosessualità) vengono i brividi e il pessimismo avanza.
Temo sempre che si aspetti Il Morto. Vedi Daniel Zamudio.

lunedì 27 maggio 2013

tuffator cortese





Arcobaleni doppi

 (*)
 
 
Ne abbiamo visto uno uguale ad Ischia giusto sabato 25.
 
 
Eccone un particolare:
 

 

toy boy unisex

Prendo spunto dalla lettera sotto riportata per caldeggiare l'acquisto di giocattoli non sex-oriented.
Il sessismo si combatte anche con le piccole-grandi cose.
Ovviamente ritengo opinabile l'ironia (?) della signora.

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Vanno i toy boy unisex

Caro Beppe, sai cosa si aggiungono ora alle liste degli esemplari in via d’estinzione? I ‘Toy Boy’ (niente paura care Italians, non si tratta di giovani aitanti gigolò): negli store stanno sparendo gli scaffali una volta dedicati a giocattoli separati per categorie, maschietti e femminucce. Questo perché un certo pubblico ha decretato sconveniente e troppo sessista la suddivisione di genere. Vogliono le pari opportunità giù dritte nel box dei frugoletti, insieme a minipony e dinosauri. L’ho scoperto due sere fa, a cena dalla mamma del mio figlioccio di battesimo. Il poverino ha ringhiato tutta la sera contro la zia: per il sesto compleanno, lei ha pensato bene di omaggiare il nipote con un creativo set di presine-fai-da-te a punto croce. Se non fosse stato per il canino dondolante da due giorni, mentre lei si trangugiava bellamente la seconda fetta di torta, l’ometto l’avrebbe azzannata alla giugulare. Oddio, quest’idea di separare gli oggetti destinati a lui/a lei non è in tutto malvagia, ma basta che ci sia qualcuno che la declini in maniera opportuna. Ad esempio, perché i negozi non iniziano a gettare il parapiglia fra gli articoli destinati ai regali natalizi? Non vedo l’ora di vedermeli tutti rimestati come gli ingredienti della maionese. Così, dopo decenni che a mio marito appendo sotto l’albero le solite cravatte, finalmente potrò fargli trovare un oggetto non banale. Anzi, ci sarà l’imbarazzo della scelta! Turbo aspirapolvere o frullino elettrico? Quanto a me, non vedo l’ora di trovarmi in dono un bel corso da sommelier con frequenza obbligatoria, magari all’ora esatta dei bagnetti serali. Finché funziona…

Marcella Manghi,         (da qui)
 
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Tanto più che si stressa la separazione. Un esempio:

domenica 26 maggio 2013

#tisaluto

Ne parlano qui e qui.
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In Italia l’insulto sessista è pratica comune e diffusa. Dalle battute private agli sfottò pubblici, il sessismo si annida in modo più o meno esplicito in innumerevoli conversazioni.
Spesso abbiamo fatto commenti misogini e sessisti – non si nasce antisessisti – e ne abbiamo anche subiti. Considerazioni sul corpo altrui e sul suo uso sessuale e sessuato, allo scopo di intimidire, ridicolizzare e ricondurre alla condizione di oggetto, come critica alle altrui opinioni o come violento rifiuto di ogni manifestazione di soggettività e di autonomia di giudizio, quando espresso da un sesso che non è il nostro.
In Italia l’insulto sessista è pratica comune perché è socialmente accettato e amplificato dai media, che all’umiliazione delle persone, soprattutto delle donne, ci hanno abituato da tempo.
Ma il sessismo è una forma di discriminazione e come tale va combattuto.
A gennaio di quest’anno il calciatore Kevin Prince Boateng, fischiato e insultato da cori razzisti, ha lasciato il campo. E i suoi compagni hanno fatto altrettanto. Mario Balotelli minaccia di fare la stessa cosa.
L’abbandono in massa del campo è un gesto forte. Significa: a queste regole del gioco, noi non ci stiamo. Senza rispetto, noi non ci stiamo.
L’abbandono in massa consapevole può diventare una forma di attivismo che toglie potere ai violenti, isolandoli.
Pensate se di fronte a una battuta sessista tutte le donne e gli uomini di buona volontà si alzassero, abbandonando programmi, trasmissioni tv o semplici conversazioni.
Pensate se donne e uomini di buona volontà non partecipassero a convegni, iniziative e trasmissioni che prevedono solo relatori uomini, o quasi (le occasioni sono quotidiane).
Pensate se in Rete abbandonassero il dialogo, usando due semplici parole: #tisaluto.
Sarebbe un modo pubblico per dire: noi non ci stiamo. O rispettate i generi sessuali o noi, a queste regole del gioco, non ci stiamo.
Se è dai piccoli gesti che si comincia a costruire una società civile, proviamo a farne uno molto semplice. Andiamocene. E diciamo #tisaluto.
Questo post è pubblicato/ribloggato in contemporanea anche da altre/i blogger: Marina TerragniLoredana LipperiniLorella ZanardoGiovanna CosenzaSabrina AncarolaMammamsterdamZeroviolenzadonneUn altro genere di comunicazione, Ipazia è(v)vivaLa donna obsoletaLaboratorio DonnaeSud De-Genere,Coppette amore e…Politica FemminileCaso maiZaubereiCosmic Mummyin generethe new Brix BlogMammaeconomia,Donne in ritardoValentina MaranmalapecoraEssere DonneMente MiscellaneaI Fratelli KaramazovAnarkikkaIl porto delle nuvoleConsiderazioni di una donnaDonne ViolaSabrina BarbanteHo fatto il composto!Carla “conta” e creaBlog di Sara101 uomini più..., ElenaSe non ora quandoEMPOROSLa solita SimonettaNo alla violenza sulle donneNon lo faccio piùL’Italia che cambia
 
E nella versione femminile da Vita da streghe
E nella versione maschile da Lorenzo Gasparrini.
Se ti va, copincollalo anche tu!
 
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(*) (**)

A proposito di diversità

Il nostro progenitore dagli occhi e azzurri e i capelli rossi è forse figlio di una donna Neanderthal e un uomo Sapiens. Abitava in un riparo roccioso di Mezzena, sui Monti Lessini, non lontano da Verona. (*)

venerdì 24 maggio 2013

Boy Scout USA

La fanno passare per vittoria, ma mi sa di un mantenimento della discriminazione.

Resta il divieto per gli adulti gay di ricoprire ruoli di guida. Come può stare un ragazzino gay che SA che MAI potrà diventare capo??? Ipocriti. Come tutti i religiosi, anche quelli che "fanno" i progressisti.

 
 
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la fretta fa fare alla gatta figli ciechi

Un po' di attenzione anche se sembra una notizia golosa.


Più che il personaggio ritratto, la maglietta esalta il grande ideale che sottende "velatamente". 
Per un sedicenne si può capire

L'illuminazione però può abbagliare e far diventare ciechi.
 

Aggiornamento
I genitori che difendono i figli sempre e comunque sono come minimo deleteri per i ragazzi stessi.
Mazz' e panell' fanno i figli bell'.
Panell' senza mazz fanno i figli pazz.

Notre Dame de Paris

Suicidi indotti da Omofobia 10^n +1.

Faranno ipocritamente esequie solenni, per il grand'uomo pieno di odio.(*****)
Per un imbe..lle in meno ce la meneranno alla grande. Suicida in chiesa, poi. (*****)
Altri lo seguiranno mai sulla stessa strada?



Le Femen  hanno anticipato il rito riparatorio.

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Lettera di un 17enne a Repubblica
"Il vero coraggio non è suicidarsi alla soglia degli ottanta anni ma sopravvivere all'adolescenza con un peso del genere, con la consapevolezza di non aver fatto nulla di sbagliato se non seguire i propri sentimenti, senza vizi o depravazioni"
Frigide Barjot.

Nomen omen.

martedì 21 maggio 2013

corriere.it

Iltradingpost (*) è la nuova iniziativa appoggiata dal Corriere dopo il sostegno a Le cose cambiano e dopo vari articoli e blog.

Chissà se leggendo  di come gli USA dibattono sui matrimoni per tutti qualcosa possa partire anche da noi.

Intanto la Repubblica tace.

 A parte l'Huffingtonpost che però viene dall'America.

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Si ringrazia PPR

lunedì 20 maggio 2013

domenica 19 maggio 2013

giovedì 16 maggio 2013

venerdì 10 maggio 2013

IDEM

Idem Idem, non mi fare la cripto-omofoba: se è l'unione civile che  proponi, che sia per TUTTI e con gli stessi diritti e doveri - compresa la filiazione.
Sono decenni che manca una regolamentazione per le unioni civili in Italia.
Unioni civili appositamente per i gay sono D I S C R I M I N A N T I.

E poi sappi che ormai si vuole anche e soprattutto  il Matrimonio.




ps
sui siti dei principali giornali già non se ne parla più. indicativo mi pare!

mercoledì 8 maggio 2013

It gets better Italia in collaborazione con   il Corriere della Sera. Encomiabile.
Finalmente, direi.

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qui un articolo  cui stranamente mancano i soliti commenti omofobi